Descrizione
Sono impronte di oltre 200 esemplari di almeno 5 diverse specie. La maggior parte delle impronte appartengono a dinosauri erbivori, ma ve ne sono anche appartenenti a dinosauri carnivori. Durante il periodo Cretaceo, dal punto di vista metereologico la Puglia presentava un clima ben diverso da quello attuale: c'era infatti un caldo tropicale, simile a quello di un paese equatoriali, e il territorio presentava estese piane fangose. Dalle impronte, inoltre, è stato possibile reperire informazioni sull'apparato motorio scheletrico, la postura, l'andatura, il comportamento, la velocità e le preferenze ambientali degli animali. Tracce fossili del genere sono state rinvenute in altre parti del mondo, ma alcuni fattori rendono quelle trovate ad Altamura uniche nel loro genere: innanzitutto l'eccellente qualità dello stato di conservazione, ed a seguire il numero elevato delle diverse specie accertate. Grazie a questa scoperta è stato possibile anche risolvere alcuni dubbi riguardo l'aspetto paleogeografico della Puglia di 70 milioni di anni fa: fino alla scoperta di queste orme, si era sempre pensato alla Puglia come ad un'ampia area sommersa punteggiata da sporadiche e ridotte zone emerse. Ma un luogo del genere sarebbe risultato assai inadatto ad ospitare interi branchi di dinosauri che, per vivere e riprodursi, avevano bisogno di un'area stabilmente emersa che poteva fornire loro il sostentamento.
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Ultimo aggiornamento: 3 dicembre 2024, 13:37